Ecco la terza parte degli articoli sulle sfide in campagna.
Oggi immaginiamo di realizzare qualcosa, un buon progetto in campagna, di mettere in piedi un rifugio per la pensione oppure una piccola giovane azienda agricola o un luogo di accoglienza e ricezione. Diciamo che l’eventuale scoglio del budget economico sia superato o superabile.
Se avete dai 13 ai 60 anni e venite dalla città, probabilmente avete alle spalle un buco generazionale campagnolo, ovvero i vostri genitori non hanno avuto alcuna o poca esperienza di vita in campagna. Non avete esperienza e dovete compensare in qualche modo. Un bel periodo di wwoof non vi farebbe certo male per la parte applicativa base base. Anche per capire se avete voglia e forza per affrontare il discorso concretamente e non solo a parole.
In ogni caso, una qualche toppa ce la dobbiamo mettere. Molti consigli e un grande aiuto ci viene dalla permacultura. Consiglio la lettura dei testi base di Mollison e Holmgren. I 12 principi di base li trovate anche scritti e commentati da me nel blog.
Una marea di roba la trovate anche su youtube.
“Servono elevate capacità progettuali. E la tenacia di portare le cose fino in fondo e tenere duro.”
Ogni cosa che si fa, ogni impianto, ogni scelta, deve essere messa nero su bianco prima, durante e poi.
“Nessuno di quelli che conosco è capace di portare le cose fino in fondo”
L.V.
Al tempo stesso in campagna non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca. Cercare di fare quello che si riesce a fare. In una bella officina del Friuli ho letto:
“Un lavoro finito, è meglio di un lavoro perfetto non ancora fatto”
Siate multifunzionali. Un attrezzo deve servire a più scopi. Un bravo chef con pochi buoni strumenti realizza qualsiasi pietanza, un appassionato invece avrà 1000 strumenti in cucina, ognuno perfetto per fare ogni singola cosa, e non otterrà mai i risultati del professionista. Allo stesso modo ho visto hobbysti spendere moltissime risorse economiche per riempire il garage di attrezzi professionali di ogni sorta e non realizzare nulla, mentre stando in campagna mi venivano date 2-3 alternative e poi dovevo sbrigarmela io.
Devo ammettere che borbottavo e mi lamentavo di questa cosa, sono abituato a dovermela sbrigare da solo, ma solo in campagna mi hanno fatto stare spesso con gli attrezzi più inutili e maltenuti per fare le cose…ma alla fine il lavoro si fa.
Tempo e serenità nei progetti 🙂