Qualche settimana fa sono stato a Pomarance, in una fattoria dove tenevano la radio sempre accesa. Un giorno parlavano di ritorno dei giovani alla campagna. Alla radio il tema era trattato di sfuggita.
Dal passato: dopoguerra, fuga dalle campagne, lavoro e carriera nelle città. Le opportunità c’erano, ma si è spinto l’acceleratore come se non esistesse un domani, con le pesanti ripercussioni ecologiche che stiamo vivendo.
metropoli
Secondo l’Istat le persone si allontanano dalle piccole realtà isolate per andare in città o metropoli. Milano e Roma sono grandi poli attrattivi. Si cerca una vita migliore, ma cosa significa vita migliore? Come si misura la qualità della vita?
Pensiamo che già solo la qualità dell’aria di Milano è minaccia per la salute. Roma poco meglio. A questo si aggiunge una situazione economica-finanziaria-sociale-politica-lavorativa a pezzi.
Inversione di tendenza
Si comincia a parlare di vita di campagna, di fuga dalla società alienante e dal sistema. Ci contornano industrie inquinanti che usano i termini “eco” e “green” sul packaging.
Ci stiamo sensibilizzando all’ambiente. Ed ecco il ritorno dei giovani alla campagna. E questi periodi di crisi costringono a rivedere le priorità. Forse non era indispensabile arrivare a questo punto.
Ritorno dei giovani alla campagna
Sembra una moda, sembra una ricaduta del virus new age, si sviluppano correnti sulla spiritualità e la ricerca di sè, ci si iscrive a corsi per il risveglio della coscienza, aumentano i vegetariani, i vegani, i filo-buddisti, si scoprono gli ecovillaggi, ci si vuole stringere amorevolmente in progetti di vita comune…e la campagna mostra le sue opportunità.
L’umanità sta vivendo un cambiamento profondo. Tutti in campagna…
È possibile? Io dico di sì.
È probabile? Propendo per il sì.
Quando? Bella domanda, c’è ancora tanto da fare.
Lo facciamo? Sì, ma non impreparati.
Ci hanno già provato
Il periodo new age seminò qualcosa che alcuni seppero far fruttare, ma altri ci provarono andando allo sbando. Racconti di host: da Roma verso la campagna laziale, tentando progetti sognanti con ben poco i piedi per terra.
In questi mesi ho visto piccole realtà ritagliarsi la loro autonomia, sviluppare la propria individualità. Tutti avevano le idee abbastanza chiare. Nessuno sguazza nell’oro. Ma son tutti mossi da uno spirito propositivo e tutti hanno avuto modo di prepararsi per diversi anni, prima di lanciarsi. Qualcuno ha viaggiato molto, qualcuno ha seguito corsi di vario genere, qualcuno ha studiato per conto suo, qualcuno aveva una solida esperienza imprenditoriale alle spalle.
Non ci si improvvisa…quasi mai. Potete diventare chi volete, ma è una conseguenza di impegno e sforzi. Se vi muovete bene, con cognizione e discernimento, la strada è meno ardua di quello che potete immaginare.
La campagna è uno spazio di libertà in cui esprimervi. Lavorate su qualcosa che vi piace davvero, mettendoci passione. La campagna non è il business della vita. Ponetevi obiettivi raggiungibili, sulla base delle vostre reali competenze. Cercate di crescere dal piccolo, rapidamente, imparando dagli errori, migliorando continuamente, e spostando le mete sempre un pochino più in là.
Tutti imprenditori
Nel programma radio alla fine invitavano i giovani, in caso di insuccesso nella vita, ad aprirsi una azienda agricola. Come invitare a buttarsi da una finestra. Per alcuni può funzionare, ci sono degli esempi, ma quanti? Tutti, dall’oggi al domani, a investire gli ultimi risparmi e diventare imprenditori? La vita imprenditoriale non è per tutti. Pochi hanno le possibilità e le caratteristiche per affrontarla; ancora meno per farlo con successo.
L’unica cosa in cui siete davvero imprenditori è la vostra esistenza, siete voi. Nessuno è, è stato o sarà mai chi voi siete. Siate quindi sani imprenditori di voi stessi, e forse comincerete a sentire nella campagna qualcosa di affine.
Non vi servirà più lamentarvi della politica, combattere il sistema, manifestare contro qualcosa o qualcuno, ecc.
Sfruttate al meglio quello che già avete e chi siete. Rivolgete al meglio la vostra attenzione e la vostra energia.