In questi giorni si parla molto del problema idrico nel Lazio e di risparmio acqua Roma. Di razionamento, di perdite delle condutture, di futuro disastro ambientale per i prelevamenti dal lago di Bracciano.
E’ venuta a galla la solita situazione italiana: il problema era noto da tempo, numerose le denunce presentate, nessuno sembra aver mai mosso un dito.
Ultima notizia: no al razionamento, riduzione del prelevamento dal lago di Bracciano (da 900 litri al secondo a 400) e obbligo di Acea di presentare un piano per gestire le perdite. Le perdite si aggirano intorno al 50%. Il Lazio dovrà inoltre ridurre il consumo di acqua in ambito civile, industriale e agricolo.
Misura: inquinamento in CO2, consumi in H2O

Siamo abituati a misurare l’impronta verde e l’ecosostenibilità di una impresa, di un’azienda o di un prodotto, stimando il rilascio di CO2. Ci manca però l’abitudine a calcolare il consumo di acqua. Vegetariani e vegani li mettono in luce quando parlano della carne:
- per 1kg di pollo, 3.900 litri;
- per 1kg di maiale, 6.000 litri;
- per 1kg di bovino, 15.500 litri.
fonte: https://www.tuttogreen.it/quanta-acqua-serve-per-produrre-un-chilo-di-alimenti/
Il piccolo uomo e il risparmio acqua Roma

Quando il Lazio dice che deve ridurre il consumo di acqua in ambito civile, industriale e agricolo, il cittadino cosa può fare? Cosa siamo chiamati a fare? Mica ce lo dicono. Possiamo noi forse salvare il Lago di Bracciano, tutto il circondario e tutti gli squilibri ambientali che la sua drastica riduzione causerà nei prossimi mesi e soprattutto anni?
Dove posso migliorare, mi sento in dovere di farlo. Prima di tutto per me stesso, per come mi fa sentire. So che con il mio agire divento parte di qualcosa di più giusto e la prossima volta che qualcuno mi dice che c’è una crisi in atto di un qualche genere, io mi sto già muovendo per risolverla, non sono più parte del problema e posso fornire una piccola soluzione pratica. Sia che il mio agire influisca per lo 0.001% sia per il 20%.
Consigli pratici per non sprecare l’acqua

- montare il miscelatore ai rubinetti. Miscela aria all’acqua riducendone il flusso senza rendere difficoltoso fruirsene.
- chiudere l’acqua della doccia quando ci si insapona.
- riparare le perdite senza indugio.
- non rimanere sotto la doccia più del tempo utile per lavarsi.
- tenere l’acqua chiusa mentre si lavano i denti.
- perdere l’abitudine di fare la doccia tutti i giorni se non realmente necessario.
- ridurre la frequenza con cui vi lavate i capelli. Un buon sapone delicato o fatto in casa vi aiuterà. Io riesco a lavarli quasi 1 volta ogni 2 settimane.
- chiudere l’acqua del rubinetto quando insaponate le mani o vi lavate le ascelle. Potete aiutarvi con il polso ad aprire il rubinetto al momento del risciaquo. Fuziona se avete rubinetti non a manopola.
- riciclate l’acqua di cottura, per altri piatti. O una volta fredda, se non salata, per innaffiare le piante di balconi, terrazzi o giardino.
- riempite con precisione scientifica la lavastoviglie, così da ridurre la frequenza dei lavaggi. Applicate simile intelligenza alla lavatrice.
- se un capo d’abbigliamento non puzza e non è sporco, potete riusarlo il giorno dopo. D’inverno, che si suda meno, anche qualche giorno in più.
Il boss di fine livello: l’acqua del gabinetto

Stiamo prosciugando un lago di acqua, per riempire il wc e defecarci sopra. Dal 30 al 50% se ne va scaricando il water. Le soluzioni proposte in giro: cambiare le cassette, mettere il doppio pulsante o inserire galleggianti o contrappesi nel vano della cassetta. In questo momento di crisi non faranno parte delle voci di spesa delle famiglie italiane.
C’è un’altra possibilità. Ed è gratis. Noi usiamo il lavandino e il bidet per operazioni varie. Nel lavandino ci laviamo le mani sporche di ogni genere di cosa. E nel bidet ci laviamo altre parti anche più sporche.
1 litro di urina contiene 960 grammi di acqua. Il resto sono acidi, sali e minerali vari. Non è più sporca di quello che normalmente fate finire nel bidet o nel lavandino.
La soluzione è urinare nel bidet lasciando scorrere un filo di acqua durante l’operazione. Allo stesso modo un uomo può farlo anche nel lavandino. Questa operazione, che ai più schifettosi potrà sembrare poco ortodossa, consente di ridurre drasticamente il consumo di acqua individuale. Facciamo i conti.
I numeri del risparmio di acqua del gabinetto
Ogni anno 1 individuo può evitare di sprecare fino a 20.000 litri di acqua. Moltiplicate per il numero di abitanti del lazio che sono quasi 6 milioni. Ora considerate che al giorno dal lago di Bracciano si prendono 34.560.000 litri di acqua (400 litri al secondo) da moltiplicare per i giorni dell’anno in cui viene presa.
Dividete il risparmio d’acqua annuo con il prelevamento annuo da Bracciano. Quello che possiamo risparmiare urinando nel bidet o nel lavabo facendo scorrere un filo d’acqua, è circa 8 volte il prelievo annuo dal lago di Bracciano. Fate i conti e correggetemi se sbaglio.
Quello che il Lazio farà a livello industriale e agricolo non lo so, ma questo è quello si può fare a livello personale e civile.
