Partitone Italia Svizzera

In Informazione

Italia e Svizzera sono due nazioni considerate civili. Ok non ridete. Volente o nolente, fin dal primo giorno, i confronti li fai.

1. Ho capito perchè a Roma ascolto la musica: per coprire i rumori della strada. Qui in Svizzera adoro il silenzio, questa quiete dove solo il suono degli uccelli scandisce il tempo.

2. Se un automobilista ti vede in procinto di attraversare la strada, comincia a rallentare 2km prima.

3. Strade, ciclabili e marciapiedi sono in condizioni perfette e permettono a qualunque mezzo di trasporto alternativo al motore di circolare con facilità.

4. In ogni metro quadro di verde si stagliano maestosi alberi.

5. Anche gli occhi possono respirare poichè la densità edificata è assai minore della nostra.

6. Se passeggi in periferia, in montagna o in mezzo al bosco, chiunque incontri ti saluta con garbo.

Certo, la vita di città può essere stressante e alienante come la nostra, dato che quattro muri d’ufficio sono uguali ovunque, ma l’ambiente e le persone che ti circondano sono diverse. Il tuo lavoro non è una fatica ed uno sforzo per portare la pagnotta a casa, ma un impegno assunto con responsabilità.

7. La mentalità è molto diversa.

A volte prendo in giro la lingua tedesca, per il suo combinare in fila sostantivi appiccicandoli insieme in una unica parola lunghissima e piena di dure consonanti. Quella durezza fa proprio ripensare al fatto che nell’impero romano fossero i barbari.
Eppure, queste persone sono capaci di un rapporto con la natura e di un dialogo collettivo molto diverso. Barbaro è piuttosto il nostro modo.

8. L’impegno politico è diverso. Se senti parlare un politico in televisione, ti fa tutta un’altra impressione.

Nel Canton Ticino ci sono due reti televisive con una selezione di film, documentari e programmi più interessanti (non sempre eh…e comunque la mondezza c’è anche qui sia ben chiaro, ma non tanta da non avere discrete alternative). Le  pubblicità sono meno frequenti.
Uno spot in particolare mi ha colpito: c’è un uomo nel suo giardino con la pompa dell’acqua in mano che sta innaffiando il pratino del vicino. Una voce fuori campo dice: “innaffiare il prato del vicino può essere pericoloso”. Segue una scritta che invita ad investire nelle aziende locali. E ovviamente tutte, ma proprio tutte le pubblicità riguardavano prodotti e servizi del territorio.

La tv è usata come mezzo educativo per sostenere questo modello. Lo facciamo anche noi, ma seguiamo un modello distorto.

C’è chi pensa che questa sia una chiusura che impedisce lo sviluppo globale, ma non è nel commercio che bisogna trovare la linea di dialogo con il mondo esterno; secondo, se non si è in grado di valorizzare e gestire con intelligenza le proprie risorse interne, come si può pensare di aprirsi al resto del mondo?

9. Piuttosto che costruire espandendosi, si fa manutenzione continua e ristrutturazione. Ci sono poi tanti esempi di edifici ad alta efficienza energetica. Tutto viene ottimizzato.

10. Sono rigidi e severi con chi sgarra.

L’idea che possa essere compiuta un’azione che vada contro il senso comune o il benessere della società è stroncata senza indugio sul nascere e alla radice.
Per noi italiani, che siamo abituati a delle regole, diciamo, malleabili, che spesso smussiamo per esigenze varie, sarebbe una follia quella durezza.
Proprio durante un dibattito politico ticinese, un politico ha dichiarato, facendo un paragone, che in Italia le regole si fanno, ma non si fanno rispettare.

Viaggiare come wwoofer e anche viaggiare in altri modi permette di ampliare la visione. Vi invito a farlo. Quando vedi che un’altra realtà è possibile, ti senti davvero stupido, ignorante e troglodita.

La Svizzera è un esempio, può essere un modello per alcune cose. E senza dubbio possiamo trovare cose che non vanno anche qui, ma non è questo che vi invito a fare. Noi siamo bravi a vedere cosa non va in modelli migliori per trovare alibi per le nostre non-azioni.

Il livello di coscienza e la mentalità degli italiani sono l’ostacolo allo sviluppo del paese e la ragione dell’attuale classe politica, che è lo specchio del popolo e ciò che questo popolo merita.
Gli italiani hanno capacità e potenzialità invidiate in tutto il mondo, ma non vanno elogiati per questo, perchè sanno sempre come perdersi in un bicchier d’acqua. Ecco perchè i cambiamenti e il progresso da noi devono essere sempre forzati: gli italiani vogliono essere presi a calci nel culo o dalla poltrona non si schiodano.

Note

In seguito ad un confronto con una lettrice italo-ticinese, ci tengo a specificare che per l’Italia il mio raffronto è legato alla città di Roma, dove ho vissuto principalmente, e per quanto riguarda la Svizzera il mio parallelo è con Zurigo. Di fatto tutta l’Italia o tutta la Svizzera non sono necessariamente così. Ho esteso generalizzando, usando le esperienze nelle due città come “metafora” del modo di vivere e della mentalità dei paesi stessi.
L’articolo vuole essere fondamentalmente uno spunto di riflessione per gli italiani per un lavoro che può essere fatto su noi stessi al fine di migliorare la qualità della vita dalle piccole cose alle più grandi.