Stamattina mi sono svegliato nella tenda al sorgere del Sole. Ho contato 16 diversi canti di uccelli intorno, e chissà quanti me ne sono persi.
Ha cominciato un uccello che alternava un cinguettio a un suono graffiato. Poi ne è partito un altro con una raffica di cinguettii. Uno dopo l’altro gli uccelli creavano la tridimensionalità uditiva del posto.
Sentito un uccello su un albero vicino alla tenda, rispondeva uno della stessa specie a qualche decina di metri, a raggio, come se ognuno gestisse la sua zona. La mafia degli uccelli tropicali.
Sincronizzarsi col ritmo naturale
In tenda, in mezzo ad una natura così esplosiva, con suoni, odori e sapori più selvatici, il corpo cerca un nuovo ritmo.
Seguiamo i cicli solari, non c’è elettricità la sera, giusto un’atmosfera soffusa al ristorante per la cena.
Di sottofondo le onde dell’oceano che si infrangono poderose sulla spiaggia, e nell’aria l’alternarsi di voci di animali di ogni genere.
Viaggio in Costa Rica
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