“Espulso dal Liceo classico per aver fatto detonare un esplosivo fatto in casa […]. Studia all’Università di Bonn ma non giunge a laurearsi. Baserà gran parte della sua formazione da autodidatta, stando ore e ore a leggere e studiare volumi e trattati di chimica a casa e in biblioteca.”
Tratto da Wikipedia
Justus Von Liebig è stato un chimico che ha fatto evolvere la chimica per l’agricoltura, e dato apporti alla biochimica e all’organizzazione della chimica organica. Liebig migliorò l’analisi organica e applicò all’agronomia la scoperta del biologo Théodore de Saussure, che ha compreso che le piante si nutrono di anidride carbonica tratta dall’aria e di sostanze minerali prelevate dal suolo. Così come di Azoto e Fosforo.
Gli è stata intitolata un’Università e ha ricevuto due onorificenze: Cavaliere dell’Ordine Pour le Mérite (classe di pace) e Medaglia dell’Ordine di Massimiliano per le Scienze e le Arti.
Justus Von Liebig ha avuto un ruolo fondamentale per il fiorire e per il successivo (ed attuale) sviluppo dell’industria chimica in agricoltura.
Poi andò fuori di melone
Scrisse cose strane assai nel suo testamento. Vorrei dire famoso, ma sembra che nessuno si curi di metterlo nella giusta luce. Dopo aver fatto tutte quelle fantastiche ed utilissime e proficue scoperte, impazzì. Una sorta di flusso di coscienza che il resto del mondo non poteva accettare e che è stato accantonato. L’industria e l’accademia si sono prese quello che gli faceva comodo insomma.
Leggete cosa scrisse!
Il Testamento di Justus Von Liebig
“Sfortunatamente la vera bellezza dell’agricoltura, con i suoi stimolanti principi intellettuali è quasi misconosciuta. L’arte dell’agricoltura si perderà per colpa di insegnanti ignoranti, ascientifici e miopi che convinceranno gli agricoltori a riporre tutte le loro speranze in rimedi universali, che non esistono in natura. Seguendo i loro consigli, abbagliati da risultati effimeri, gli agricoltori dimenticheranno il suolo e perderanno di vista il suo valore intrinseco e la sua influenza […]
Confesso volentieri che l’impiego dei concimi chimici era fondato su supposizioni che non esistono nella realtà. Questi concimi dovevano condurre a una rivoluzione totale dell’agricoltura. Il concime di stalla doveva essere completamente abbandonato, e tutte le sostanze minerali asportate dalle coltivazioni dovevano venire rimpiazzare con concimi minerali. Il concime avrebbe permesso di coltivare sullo stesso campo, con continuità e in modo inesauribile, sempre la stessa pianta, il trifoglio, il grano ecc., secondo il piacere e le necessità dell’agricoltore.
Avevo peccato contro la saggezza del creatore e ho ricevuto la giusta punizione. Ho voluto portare un miglioramento alla sua opera e nella mia cecità, ho creduto che nella meravigliosa catena delle leggi che uniscono la vita alla superficie della terra, rinnovandola continuamente, ci fosse un anello mancante, che io, questa debole e impotente nullità, potessi rimpiazzarlo.
La mia ricerca sul suolo mi conduce ora a dichiarare che sulla superficie esterna della terra, la vita biologica si svilupperà sotto l’influenza del sole. Il grande maestro e costruttore ha dato ai frammenti della terra la capacità di attrarsi e di contenere in sé tutti gli elementi necessari per nutrire piante e animali, così come un magnete trattiene le particelle di ferro, senza perderne neppure una. Il nostro maestro ha aggiunto una seconda legge alla prima.
In base ad essa, le piante e la terra con cui sono in relazione diventano un enorme apparato di purificazione per le acque. Con questa particolare abilità, la terra rimuove dall’acqua tutte le sostanze pericolose per l’uomo e gli animali, tutti i prodotti del decadimento e della putrefazione, sia che derivino dagli animali che dai vegetali.
Quello che può giustificare il mio comportamento è la circostanza che l’uomo è un prodotto del suo tempo, e riesce a liberarsi dalle opinioni comuni solo sotto una violenta pressione che lo spinga a radunare tutte le sue forze per liberarsi da queste catene di errati condizionamenti.
L’opinione che le piante potessero trarre il loro nutrimento da una soluzione formata nel suolo con l’acqua piovana era un’opinione diffusa, ed era scolpita nella mia mente. È stata questa opinione sbagliata la fonte del mio assurdo comportamento. Quando un chimico sbaglia nella stima dei fertilizzanti, non siate troppo critici verso i suoi errori, perché ha basato la sua conclusione su fatti che non può conoscere dalla sua esperienza, ma, piuttosto, che ha tratto da testi di agricoltura che considera giusti e affidabili.
Dopo che ho imparato il motivo per cui i miei fertilizzanti non erano efficaci nel modo giusto, mi sono sentito come una persona che ha ricevuto una nuova vita. Finalmente tutti i processi di coltivazione si possono spiegare sulla base delle leggi naturali che li governano. Ora che il principio è noto e chiaro agli occhi di tutti, rimane solo lo stupore per non averlo scoperto molto tempo fa.
Ma lo spirito umano è una cosa molto strana, e così quello che non si adatta perfettamente allo schema del pensiero comune, semplicemente non esiste”.
Fonte: http://www.losterzo.it/il_vero.html