Un orto sul balcone non è come un orto in campo aperto, ma è possibile realizzarlo e molto soddisfacente coltivare ortaggi sul proprio balcone.
Verificate esposizione: serve Sole, riparo dal vento e distanza da strade trafficate (meglio i piani superiori).
Lo spazio va gestito con astuzia per sfruttare bene il balcone, mantenendo produttività e vivibilità. Esistono soluzioni pronte, anche da montare verticalmente, oppure potete divertirvi col fai da te: ora sto realizzando delle fioriere/casse di legno riciclando pallet per tale scopo.





Il terriccio deve essere fertile, misto a compost maturo, non compattato e drenante per evitare ristagni.
Un buon mix: 60% terra di campo + 20% sabbia + 20% terriccio di bosco. I vivai hanno solo mix di torba e materiali organici vari. Se non avete accesso a terreni dove raccogliere qualche sacco e mischiarlo a terricci commerciali, dovrete accontentarvi.
Parentesi ecologica: le torbiere a cielo aperto, dove viene raccolta la torba poi commercializzata, sono un problema ecologico. Il suolo trattiene CO2. Quando si penetra o si estrae questa viene rilasciata nell’atmosfera, con relativo impatto ambientale.
Spazi e consociazioni
Ogni pianta necessita di un certo spazio, rispetto alle coinquiline di vaso e in quanto a profondità: un’insalatina si accontenta di una ventina di centimetri sotto terra e circa 25 dalle compagne intorno. Invece un pomodoro può volere 40cm di profondità e ancora una quarantina di raggio intorno.
Mettete insieme piante che si “vogliono bene”, perchè si aiutano a vicenda, si stimolano, si proteggono e ottimizzano lo spazio. Valutate che non si diano fastidio le radici nel sottosuolo (mettete vicine una pianta che va molto giù con una che scende poco). Ecco una lista di consociazioni.
Acqua e drenaggio




Disponete uno strato di 3cm di argilla espansa alla base del vaso.
Annaffiate poco ad intervalli regolari. L’irrigazione a goccia riduce gli sprechi di acqua, scende nel punto giusto e poco per volta nell’arco di qualche decina di minuti (da valutare a seconda dell’evaporazione, della quantità di gocciolatori, ecc.). Meglio gli orari serali o mattina presto, quando la terra è più fresca. Non bagnate le foglie col sole forte che le bruciate…una volta ho visto un agronomo farlo a mezzogiorno…esperti che firmano carte e progetti…lasciamo stare…
Un impianto temporizzato gestisce l’orto meglio di una persona pigra. Le orticole sono delicate (chi più chi meno) e non vanno fatte soffrire.
Attenzione che un eccesso di acqua dopo giorni molto secchi, ad esempio può far ingrossare e spaccare i pomodori, che fermenteranno e dovrete buttarli.
Peso dei vasi
Il peso del vaso e della terra è un parametro sottovalutato: 1 metro cubo di terra di campo può pesare 1300kg (ovvero più di 1 tonnellata), e quando piove e si imbeve aumenta il peso anche del 40%.
Mediamente un solaio tiene fino a 400kg per metro quadro. Quindi il vostro vaso non deve superare certe dimensioni, non può essere troppo profondo e meglio se distribuisce il peso in lunghezza: ecco anche perchè si trovano in commercio vasi lunghi e stretti.
Una misura di riferimento che vi posso dare è 100x50x30 (Lugh x Largh x Alt, in centimetri). Potete giostrarvela girandoci intorno, ma non eccedete (che è il risultato della moltiplicazione di quei 3 valori).
Alternativa può essere una aiuola quadrata profonda non più di 25 cm. Può contenere svariate insalatine miste da far crescere in successione per averle sempre pronte da mangiare.




Attenzione che un vaso pesante è difficile da gestire e muovere! E’ bello, permette di combinare varie specie ed è ricco di sostanza organica, ma potrebbe crearvi non pochi problemi di logistica. Quindi pensate bene agli spazi prima e simulate o immaginate gli ingombri.
Le aromatiche possono stare qui e là sparse in piccoli vasi, o in una piccola spirale aromatica. Ora vedo se riesco ad inventarmi qualcosa per farla su un terrazzo.
In generale vogliono il sole: è lui il garante dell’aroma intensa, come la terra (la sua sostanza organica e la sua mineralizzazione) è garante del sapore. Quando mangiate un ortaggio e sentite che non c’è bisogno di aggiungere sale, è perchè il terreno ha posto le condizioni per esprimere tutto il suo meraviglioso sapore. Ricordate: quando mangiate un ortaggio, state mangiando la terra…quasi letteralmente!
Con quali piante cominciare
Esempi con cui cominciare: insalate, radicchio, bieta, fagioli, piselli, zucchine, pomodori, melanzane, peperoni, ravanelli. Fatevi consigliare anche dal vivaista in base alle condizioni climatiche in cui vivete.
Cominciate con piantine pronte prese al vivaio da trapiantare. A piante più delicate e al semenzaio ci arriviamo più in là, dopo aver fatto questa prima esperienza.
Tutto quello che è stato detto si applica anche ad un giardino. Chi ha un giardino ha la fortuna di poter mettere le piante a diretto contatto con la Madre Terra.