Cosa sta avvenendo? Cosa significare fare filosofia oggi? L’esplorazione dell’uomo, della sua mente, di ciò che è dentro e ciò che è fuori. L’intuizione, il genio. L’esigenza di dare un senso alle cose, al mondo, alla vita e scoprirne i significati più celati. A chi è lasciato il compito? Scrutare ogni punto di vista, riunire il tutto, farsi uno e sentirsi più vicini a Dio. Non è solo la società moderna che ci ha allontanato da certi viaggi, da certe esplorazioni intellettuali, materiali o immateriali. Già nel ‘400 qualcuno rifletteva sul cambiamento. Su una evoluzione che sembrava perdere un ingrediente importante…la filosofia oggi, la filosofia ieri. C’è poi tanta differenza?
“A tal punto si è impadronita delle menti di quasi tutti questa convinzione esiziale e mostruosa che o non si debba fare della filosofia per nulla, o che siano in pochi a doverla fare.
Quasiché l’avere dinanzi agli occhi, tra le mani, con quell’evidenza che deriva dalla ricerca, le cause delle cose, le vie della natura, la ragione dell’universo, i disegni di Dio, i misteri dei cieli e della terra, sia cosa di nessun valore, a meno che uno non possa o ricercare avidamente attraverso ciò una qualche forma di potere o procacciarsi un guadagno.”
Dal “Discorso sulla dignità dell’uomo“, Pico della Mirandola (1463-1494)
Essere libero pensatore
Liberi pensatori che tra il 1400 e il 1600 lasciavano delle sementi rare e preziose su questa Terra. I loro frutti saranno assaggiati da coloro che sapranno osservare e ascoltare. Questi uomini alzavano gli occhi al Cielo, di fronte al quale sapevano inginocchiarsi, contemplare e apprendere preziosi insegnamenti, tramite intelletto ed intuizione.
Invece, gli spiriti dei più, impauriti da una così alta creazione fuori dalla loro portata, volgono lo sguardo verso il basso, verso ciò che è semplice, ad una materia facile da manipolare e plasmare, gioendo del controllo di un livello assai lontano dalla Luce…nell’ombra di un’ombra.