Sono più di 3 anni che uso come calzatura quotidiana le Fivefingers (le famose scarpe con le dita). Durante il mio viaggio le ho usate tanto in agricoltura. In città le uso abitualmente.
A settembre dell’anno scorso sono stato con amici a Sappada. Un giorno siamo andati a fare una ferrata. Data la bella giornata, esperimento: ferrata Monte Paterno in Fivefingers.
Fivefingers: per chi non le conosce
Scarpe minimaliste. Si indossano come dei guanti. Avvolgono il piede e tutte le sue dita separatamente. Morbide, leggerissime, con una suola ridotta a quel tanto che basta per dare un minimo di sostegno e protezione alla pianta del piede. Le ho scoperte nell’estate del 2013, per caso, mi hanno aperto un mondo. L’unico pensiero era intorno alla forma naturale del piede e a come una calzatura dovrebbe assecondarlo. Ormai non metto più altro, se non in casi eccezionali, che in un anno si contano sulle dita delle mani dei piedi 😛
Ferrata Monte Paterno
Il monte Paterno è una montagna delle Dolomiti alta 2.746 m s.l.m. Sorge nelle Dolomiti di Sesto, a fianco delle più rinomate Tre Cime di Lavaredo.
Durante la prima guerra mondiale si trovava lungo la frontiera tra il confine italiano e quello austriaco. Al suo interno furono scavate alcune gallerie, tra cui la famosa galleria Paterno, per raggiungere la cima.
Fonte Wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Monte_Paterno
In foto le tre cime di Lavaredo, futuro set del prossimo spin off di Star Wars dedicato ad Han Solo “Red Cup”, che potete ammirare in questa zona.
Durante il percorso percepivo il sentiero. Le scarpe minimaliste vi offrono un contatto maggiore con il suolo, o con la Terra (potete vederla in senso spirituale). Pensando alla riflessologia plantare, porteste vederlo come un massaggio. Bisogna passare gradualmente a queste scarpe. Ci ho impiegato mesi, ma poi ne esci con un piede più robusto, dita più forti, sensibilità aumentata, contrasto all’alluce valgo per chi ne soffre…
In ferrata qualche sasso appuntito non è stato piacevole (ci sono anche modelli che danno maggior protezione), ma con le Fivefingers la percezione è potenziata e si adatta istantaneamente il passo. E’ come vedere con i piedi.
L’arrivo in cima è stata una grande soddisfazione. L’esperienza della ferrata Monte Paterno e lo splendore che mi circondava. Abbiamo mangiato in vetta. Poi si è alzato il vento, comparse nuvole all’orizzonte e sembrava potesse piovere.
Verso fine giornata sentivo i piedi stanchi, dato che non sono allenato per tante ore di cammino in montagna.
Oggi non sto più in scarpe convenzionali neanche un giorno, la vivo come una castrazione. L’ho capito solo quando ho vissuto personalmente il passaggio alle scarpe minimaliste.
Queste scarpe cambiano completamente il vostro rapporto con i piedi. Entrate in un’altra dimensione di sensazioni e sensibilità. Non dico che dobbiate essere radicali come me e usarle sempre, ma ci sono tante ottime occasioni per cominciare a indossarle: casa, palestra, campagna, picnic, passeggiate in natura (le metti nello zaino, non occupano niente e sono leggerissime).
Se è la prima volta vi consiglio vivamente i seguenti modelli, che hanno una suola più strutturata, per una transizione più morbida: V-trek, V-Trail, KMD evo. Devono calzare giuste, come un guanto (non larghe, non strette). Io porto 45 di scarpa e 45 di Fivefingers.
Attenzione
La ferrata Monte Paterno non è una passeggiata. La ferrata non lo è. Sono percorsi pericolosi, che negli anni hanno anche visto morire escursionisti. E’ richiesta attrezzatura, coscienza e buon senso. Il meteo condiziona la difficoltà del percorso.
Seguite i consigli di esperti o enti preposti. Io non sono qui per fare la guida alpina o l’esperto escursionista. Ognuno è responsabile di sè stesso, io non sono responsabile di voi e delle vostre scelte. L’esperienza che ho fatto ha richiesto un’attenzione e una concentrazione particolare.
Questo articolo non è scritto per consigliarvi di andare in ferrata con le Fivefingers, ma unicamente per mostrare le grandi capacità di queste calzature.