Continua da “Analisi preliminare terreno: il budget“. La dimensione del terreno agricolo dipende dai seguenti fattori e dalla loro priorità:
- budget
- progetto
- forza lavoro
- mercato
Il budget e la dimensione del terreno agricolo
Viene da pensare che più un terreno è grande maggiore sarà il suo costo. Non è così, non necessariamente maggiore sarà il suo valore. Un terreno agricolo per il pascolo non ha il valore di un castagneto o di un oliveto. Un terreno coltivabile non ha il valore di uno edificabile, e così via.
E’ sempre possibile trattare il prezzo ed è sempre buona cosa farlo. Una persona in passato mi disse:
“Per il terreno spendi il meno che puoi. Le spese arrivano dopo.”
Se il vostro budget per il terreno è 35.000 euro (aggiungere il 15% di tasse), cercate terreni che non chiedano più di 50.000 euro.
Il progetto e la dimensione del terreno
Il progetto vincola la dimensione del terreno, ma anche la morfologia. Se volete un terreno per il pascolo, il panorama è più ampio.
Un progetto più complesso vuole una situazione variegata: che ci sia un po’ di bosco, che il terreno non sia interamente pianeggiante, che ci siano magari degli alberi da frutto sopra, ecc.
Ogni condizione che il vostro progetto impone, restringe il cerchio dei terreni agricoli sul mercato. La Permacultura rompe gli schemi tradizionali. Nulla vieta di partire con una spianata da zero, ma potendo cercare e scegliere, meglio avvantaggiarsi. Se il vostro budget è limitato, meglio avere più cose già sul terreno, così da facilitarvi il dopo.
La possibilità di evolvere c’è sempre, ma non sempre c’è la disponibilità economica o l’elasticità burocratica del Comune.
Ponete molte condizioni all’inizio e cercate. Se il vostro campo è troppo limitato, togliete alcune condizioni, le meno importanti per voi. Trovate un buon compromesso.
La dimensione del terreno dimensiona la forza lavoro
Sei solo? Vuoi vivere sul tuo terreno, in una piccola struttura, produrre per te, realizzando uno di quei mitici piccoli orti naturali sinergici biointensivi matematicamente progettati usando solo utensili manuali leggeri di ultima ingegneria, che rendono un sacco al metro quadro? Non andare sopra i 1 ettaro.

Non userai trattore, motori e compagnia bella griffata PetrOil? Non ti serve tanto! Già 1 ettaro è tanto per un progetto del genere.
Può bastarti una casetta vicino al paese con qualche migliaio di metri quadri di giardino: hai la struttura, la vicinanza col paese, i servizi allacciati, ecc.
Se vuoi una immersione nella natura, con ampi spazi e maggiori potenzialità, allora 2 ettari hanno più senso. La presenza di vari microclimi favorisce la biodiversità. La biodiversità di flora favorisce la biodiversità di fauna. La biodiversità di fauna contrasta esplosioni di insetti dannosi per le piante tipici delle monoculture.
Quando il progetto va verso i 3 ettari, lo ritengo ancora gestibile da una persona, ma meglio essere in due.
Per dimensioni superiori vi porto la testimonianza di una coppia che ha avviato una fattoria su 6 ettari: 2 case, raccolta acqua piovana, vigne, frutteto, certificazione bio, 1 ettaro di orti, 3 serre, 1 uliveto di 2 ettari, pollai, cigni, anatre. Vendono.

“Perché vendere? Perchè la nostra scommessa è terminata, abbiamo il desiderio di diventare più piccoli, sempre in contatto con la maestra natura, ma meno impegnativa come vita e vivere.” [cit. ilfrangipane.it]
I terreni sul mercato
A seconda di dove vorreste mettere radici, potrebbe esserci un’offerta quantitativa o qualitativa diversa. Io mi ero posto tra le condizioni di non essere a più di 1 ora di auto da Roma. Una scelta di comodo, a posteriori molto saggia. Questo certamente restringeva il cerchio, ma chi cerca trova.

In certe zone magari vendono solo uliveti e a voi non interessa. Se vi allontanate dalla vostra attuale residenza dovete poter stare sul posto o nei dintorni. Magari avete amici che vi possono ospitare, bene! Magari potete appoggiarvi alla rete Wwoof: fate i wwoofer la mattina e il pomeriggio o i weekend seguite il terreno o i lavori sulle strutture. Oppure potreste affittare una casetta in paese, potrebbe essere una soluzione molto economica.
Pensateci prima. Fare su e giù in auto costa all’ambiente, al portafogli e al vostro tempo. Focalizzatevi sul poter stare sul posto il prima possibile. L’orto, il frutteto, gli animali, l’allevamento, le marmellate, le api…tutto viene dopo! Se cominciate a spendere energie in questi senza avere la certezza di poter stare sul posto per mantenerli, vi bruciate in partenza.
Continua: “Pendenza e acqua sul terreno“