Dopo aver provato il wwoof, potreste passare al livello successivo, comprare un terreno, lavorare in campagna o a modi alternativi di vivere in campagna. Quando si sta ospiti da un host non si ha proprio carta bianca. Se si ha un po’ di esperienza e si incontra una persona disponibile, può darsi che riusciate a lavorare sul terreno in modo più spontaneo, o mettendo a frutto le vostre esperienze precedenti. Magari vi viene concesso di sperimentare qualcosa o l’host è disponibile ad applicare qualche buon consiglio che vi portate dietro. Anche se spesso dovrete allinearvi alle ovvie esigenze del luogo.
In alcuni casi ci sono proprio aziende e fattorie che stanno sviluppando interessanti progetti stagionali e potrete prendere parte ad essi. Il mio invito, in ogni caso, prima di pensare “addio città, voglio andare a vivere in campagna” (citando Toto Cotugno), è: sporcatevi le mani!
Dopo un anno di wwoof, e magari un buon corso di Permacultura, potreste cercare amici che hanno terreni poco seguiti e chiedergli se potete passare del tempo a curarli o a fare semplicemente i custodi. Potete anche viverlo come un momento per rallentare un po’.
Da amici nel viterbese
Di recente sono stato 10 giorni sul terreno di amici.


E’ stato un momento di varie cose: un po’ lavoro, un po’ relax, ma soprattutto ho approfittato per mettere in pratica gli studi di Permacultura e fare un’analisi del luogo, vivendoci giorno dopo giorno (essendoci anche stato più volte negli anni, in vari momenti dell’anno, e avendo accesso a informazioni dirette e competenti, causa lavoro in settore agricolo del proprietario), una mappa e ora una bozza di progetto.
A tale scopo, consiglio un testo che, a differenza di altri fondamentali di Permacultura, è molto pratico e vi cala subito nel vivo dell’azione: “Permaculture Design: A Step-by-Step Guide”.
Insisto sulla Permacultura perchè è uno spunto che vi permetterà di vedere le cose in modo molto diverso. Studiatela, e ovunque andrete e qualunque cosa farete, potreste conoscere proprietari o persone che vorrebbero sviluppare qualcosa di interessante, o che non sanno cosa fare, o che ignorano spesso il potenziale del loro terreno.
Dal Wwoof al lavoro
Per chi ha già esperienze in Permacultura, o anche in lavori vari in giardini o orti, un’altra possibilità è cercare di costruire un’attività lavorativa offrendosi per lavorare in campagna. C’è sempre molto da fare in campagna e nei paesi è sempre più difficile trovare persone disposte a svolgere queste attività, spesso di fatica o sotto al sole cocente, o concentrate molto in singoli periodi. Ma se è quello che vi piace, perchè no?
Anche che la cosa non si concretizzi, il poter vedere vari terreni, vari progetti e cominciare a pensarli in maniera nuova o alternativa ed evolutiva, sarà un importante esercizio mentale. Aiuta a colmare quel buco generazionale che abbiamo avuto a causa del repentino passaggio dalla campagna alla città avvenuto dal dopoguerra in poi: forte sviluppo urbano e perdita della cultura agreste, sostituita violentemente da studi di agronomia, che hanno slegato l’uomo dall’aspetto più naturale della terra, dimenticando la simbiosi che abbiamo con la natura e operando solo in senso di sfruttamento.






Con le linee guida della Permacultura, con gli esempi, i progetti, le analisi e la sperimentazione, vi trasformerete in veri e propri custodi della Terra e della terra. La forma mentis è la chiave di volta.
Prima dovete lavorare dentro di voi, poi, dopo aver elaborato, potrete portare il frutto di sforzi, studi e ragionamenti, in design e in azione, mettendoci il cuore.