Jodie ci ha accompagnati in un tour del giardino dell’ecolodge Finca Exotica. Una sorta di food forest in Permacultura, una giungla commestibile, con piante e alberi che sono stati piantati con una precisa intenzione. Niente è lasciato al caso e ogni pianta è compatibile e conserva la naturalezza del luogo.
Più che un giardino, le piante si snodano in tutta la Finca Exotica. Di alcune piante potete mangiare le foglie, di altre il frutto e di altre ancora la radice.
Coincidenza, eravamo assieme ad una troupe franco-canadese di TV5 che filmava una famiglia durante una esperienza di ecoturismo.
Prima di iniziare, la cucina ci aveva preparato delle noci di cocco da bere con la cannuccia. Un’acqua ricca di tutti gli elettroliti che il corpo necessita. Leggermente frizzantina. Onestamente…niente di che. Sappiate comunque che se vi trovaste senza acqua, potete sfruttare una noce di cocco. Se siete anche senza noci di cocco 😛
La giungla commestibile
Il tour non era solo visivo, ma si potevano assaggiare frutti e foglie di varie piante durante il percorso. Alcune piante sono native, altre sono state importate. Una di queste viene usata come una vera e propria insalata. Molte altre invece la arricchiscono apportando numerose vitamine e sostanze come omega 3, 6, ecc.
Tra le specie anche un albero di cannella. Un infuso di foglie di cannella aiuta contro la diarrea.
Molto presente il coriandolo (Culantro). Lo mettono praticamente in ogni piatto, salato o dolce che sia. Il problema è che sa di cimice!! Non so come a mangiarlo facciano qui in Costa Rica.
Il bamboo



Come potete vedere dalle fotografie, le strutture sono tutte in bamboo. E’ un materiale eccezionale in architettura e in bioedilizia in generale. Qui alla finca hanno piantato delle specie non invasive atte allo scopo, così da avere il materiale costruttivo. Non è solo una giungla commestibile, ma molto di più. Verso febbraio viene fatto il taglio e la raccolta.
Raggiungere obiettivi di sostenibilità necessita una attenta analisi, uno studio preliminare e il porsi tante domande. Bisogna fare in modo che le nostre esigenze si sposino con le risorse disponibili nell’ambiente circostante, senza alterare il suo equilibrio, collaborando con la natura. In questo modo anche gli sforzi di gestione e manutenzione delle soluzioni realizzate sono sostenibili, funzionali, solidi, ma al tempo stesso a basso impatto, o ancora meglio completamente biodegradabili.