Costa Rica, giorni 14-15. Finca Exotica, bioedilizia Corcovado

In Costa Rica

Incuriositi dal design e dalle soluzioni architettoniche in bioedilizia della Finca Exotica, abbiamo intervistato Markus, proprietario e architetto di questo ecolodge ai confini del parco del Corcovado.

La casa grande, il ristorante

Immagine: https://it.pinterest.com/pin/366199013436466748/

L’ispirazione per il design arriva da viaggi nel mondo e viaggi nei libri.

“Ho visto moltissimi design nelle realtà tropicali. Se sei un architetto però cerchi di avere qualcosa che di nuovo o differente. Qui ho realizzato edifici sperimentali. Li ho fatti per la prima volta. E’ una soddisfazione disegnare e realizzare qualcosa di nuovo, e anche soluzioni creative strutturali.”

Le strutture sono pensate per avvicinare le persone, la forma favorisce la visione d’insieme. Questo crea condivisione e connessione.

“Mi piace miaschiare le transizioni fra l’interno e l’esterno, per offrire una esperienza più interessante. Il passaggio non è netto, ma è uno scivolare dentro.”

casa della spiaggia

Il primo edificio realizzato è più vicino al pensiero moderno, ma poi hanno cambiato modo. Man mano che vivevano e costruivano, sperimentavano e crescevano. Le strutture recenti sono più vibrazionali e emozionali.

“Ora sono molto più incentrato sul come sarà vissuto qualcosa e non su come appare. Prendersi cura delle cose per avere soddisfazione nel tempo da ciò di cui si ha cura.”

L’arredamento

Tutto il mobilio è fatto qui da loro stessi, eccetto un paio di sedie. Non piaceva l’dea di avere 30 sedie uguali.

“Abbiamo fatto le prime 12, poi abbiamo cominciato a variare. E’ stato tutto in divenire. Ho visto che ogni cosa aveva una identità. Evito ogni tipo di design e struttura industriale, giusto qualche lampada riciclata. Ma in generale mi piace stare in un ambiente che è fatto in casa e non deve essere preciso. Qualcosa di industriale è qualcosa che ognuno può avere.”

Lo stile di vita qui e la filosofia che c’è dietro ci porta anche a una riflessione su internet e la tecnologia.

“La tecnologia ci ha fornito degli strumenti molto potenti, ma i suoi effetti sulla felicità dell’uomo sono decisamente sopravvalutati e incompresi. Come parte dell’esperienza dello stare qui, vogliamo che le persone possano riposarsi da questi strumenti. Anche per questo evitiamo design e soluzioni industriali.”

Less wifi and more connection.

I principi base architettonici

  1. Non lasciare impronte (o lasciarne il minimo indispensabile). Ogni intervento umano sul pianeta comporta uno squilibrio. Dobbiamo galleggiare sul terreno, evitando interventi invasivi.
  2. Abbattere l’uso del cemento. E’ un materiale pesante che impatta troppo sull’ambiente. Le nostre strutture poggiano su travi di legno. Qui abbiamo 4 tipi di legnami e uno di questi è estremamente resistente nel tempo: un legno che resiste al clima e all’immersione nel terreno, ma destinato a tornare naturalmente alla terra.
    Il legno non deve poggiare sul cemento perchè ne assorbe umidità e acidità, e marcisce. Preferiamo poggiare sulla pietra.
  3. Ridurre l’uso del legno il più possibile. Viene usato il minimo indispensabile. Si preferisce il principio successivo.
  4. Usare il bamboo. Cresce facilmente e lo abbiamo sul posto. Più sostenibile del legno.
  5. Ventilazione, no angoli morti e no cavità. Angoli in cui l’aria non arriva o spazi vuoti fra superfici chiuse generano umidità che ristagna: questa fa male ai materiali e alla salute. Questo principio andrebbe rispettato non solo nel clima tropicale, ma ovunque.

Manutenzione

pianta di bamboo

Un primo sistema di prevenzione è scegliere il giusto momento per il taglio del bamboo: meglio di notte, qualche giorno dopo la luna piena e dopo la stagione secca.
I tronchi da tagliare li marchi con uno spray di giorno e li tagli la notte. La pianta tagliata dalla radice va in emergenza e si genera una polvere bianca all’interno. Se lo tagli e lo lasci lì qualche giorno e poi pulisci tutto e lo conservi, gli animali e gli insetti non sono più interessati al bamboo.

In questo clima tropicale, questi materiali vanno protetti da sole e acqua. L’unico trattamento che facciamo è olio di lino e trementina.
Non bisogna cadere nella trappola di voler proteggere con strati e strati di vernici. Nel clima tropicale non puoi farci niente, durante l’anno l’acqua satura tutti i materiali (per quanto protetti) e quando le temperature scendono si deve dare la possibilità all’acqua di uscire se no rimane dentro e spinge. Le mura stesso discorso, è meglilo lasciarlo respirare, magari con sostanze mineraliche. Qualsiasi altra vernice, acrilico o altro è una follia per il muro.

finca exotica costa rica

I tetti sono fatti di foglie, quello che in passato era un materiale povero dei locali. Ora è usato sugli ecolodge. Più è grande il tetto più deve essere verticale. E’ molto costoso e richiede molto tempo. Devi essere veloce a fare il lavoro finchè la foglia è fresca. Richiede anche speciali permessi.
Dura 10 anni. Poi deve essere sostituito. La parte vecchia può essere riutilizzata per il gallinaio o il compostaggio.
Il tetto riprende le costruzioni degli indios. C’è un preciso studio e una interpretazione personale di una forma archetipica tradizionale del posto.
Per conservarlo si usa un fungicida naturale, un infuso naturale spruzzato sul tetto 3 volte l’anno: gavillana e madero negro.

La manutenzione maggiore è sulle auto, la cui carrozzeria viene distrutta dal sale, nel tempo. Ogni 4 anni bisogna risistemare la carrozzeria. Anche la tecnologia deve essere protetta in contenitori speciali, con silice per assorbire l’umidità.

La realizzazione

Anche Markus ha preso parte fisicamente alla realizzazione, insieme agli operai. Poche persone sanno realizzare tetti come questi. E’ un’arte che sta sparendo.
C’era anche una persona con esperienza navale per i nodi, che tengono gran parte delle strutture in bamboo. Ci sono 16 differenti nodi.

“Dal disegno abbiamo passato tutto in autocad e abbiamo avuto il modello 3d, così da sapere tutte le dimensioni precise del posto. Abbiamo anche creato un modello in scala con disegni, bastoni, strisce, così da avere l’impressione reale.”

Energia elettrica e risorse

tramonto sulla spiaggia di Carate

L’ecolodge Finca Exotica ha un piccolo impianto idroelettrico e uno fotovoltaico. Sono off-grid e caricano delle batterie. Quando piove e non c’è il sole, c’è l’acqua. Aprile e maggio sono un po’ più difficili, ma hanno deciso di investire ancora più sul solare.
Le batterie sono molto difficili da gestire per le temperature e altre problematiche poco eco-friendly.

“Porterò le vecchie batterie e pannelli alla lavanderia e farò l’upgrade del resto.”

In realtà i pannelli non rendono gran che a causa delle elevate temperature. C’è il sole, ma paradossalmente, la resa si riduce se si va fuori di un certo range di temperatura, e scende 600W, invece di oltre 1000W. Queste tecnologie sono molto costose anche perchè importate, ma si stanno facendo buoni passi avanti e sono un buon compromesso.