Carta igienica: cesso…di usarla

In Fatto in casa, Informazione

Immagine: https://www.youtube.com/watch?v=R6z8_IvoP1Q

L’argomento è scottante: carta igienica. Ho fatto questo esperimento negli ultimi mesi. Non ho trovato valide ragioni per tornare indietro. Questo argomento farà storcere il naso a molti lettori. E’ bastato parlarne a familiari e amici. Vi toccherò nel vivo…nella vostra intimità!

Ho già tirato in ballo l’argomento “smettere di usare la carta igienica” mesi fa su Facebook. Era per tastare il campo.

Attenzione

“le riflessioni che porto sono maschili. Non sto invitando le donne a fare quanto qui scritto. Ma se qualche lettrice ha esperienza alternativa in merito, può anche condividere.”

Decine di Migliaia di alberi, ogni giorno

Strusciarsi la carta igienica sulle chiappe ci costa decine di migliaia di alberi al giorno. Poche cifre coerenti online: si viaggia dalle decine di migliaia alle centinaia di migliaia:

“Worldwide, the equivalent of almost 270,000 trees is either flushed or dumped in landfills every day.”

Claude Martin of WWF (Worldwide Fund for Nature)

Qui avete il contatore in tempo reale dei km di carta igienica usata.

Pensate di cavarvela con quella riciclata? Questa contiene BPA (bisfenolo A) che può passare attraverso la pelle nelle zone delicate. Alcune aziende si rifiutano di farla con carta riciclata perchè non piace ai deretani dei consumatori.

E’ indispensabile la carta igienica?

Era una normale abitudine. Ho sempre fatto in modo di non usare più di 1-2 strappi a volta. Drammatico scoprire che alcuni se la girano intorno alla mano! Come se dal proprio ano uscisse materiale radioattivo o durante il bidet non ne venissero a contatto o passando la carta igienica non se la spalmassero in lungo e in largo!

Quasi 9 foglietti a botta è la media d’uso secondo l’azienda americana produttrice Charmin (spero sia una media solo americana che hanno il sedere grande a causa del tasso di obesità).

Parto dal presupposto che dopo aver defecato, vi facciate il bidet. Una usanza italiana, ma almeno una di quelle di cui non lamentarsi. Spero non vi facciate la doccia perchè per lavarsi 4 centimetri quadrati di pelle una doccia è uno spreco di acqua. Inoltre non fa bene alla pelle farsi la doccia tutti i giorni.

Mi sono semplicemente posto questa domanda: è davvero indispensabile la carta igienica? Questo è il problema delle abitudini: non le mettiamo mai in discussione. Eppure basta, dopo aver defecato, passate direttamente al bidet. In mesi non ho mai avuto problemi.

Qualcuno mi ha obiettato i casi di sciolta (diarrea). Ragazzi, non troviamo scuse: i casi rari possono gestirsi. Se avete sciolte quotidiane, andate dal medico!

Asciugare l’ugello con la carta igienica

Ripeto: questo articolo è per uomini e non donne. Ma potreste proporlo al vostro compagno/marito.

Da un giro nel web: ci sono uomini che dopo aver fatto sgocciolare l’uccello, se lo tirano dentro le mutande. Altri lo passano su uno strappo di carta igienica. Altri per ridurre il consumo di carta dividono lo strappo a metà, lasciandone una metà nel cartone per usarla la volta successiva.

Anche qui, dopo lo sgocciolamento, prima di lavarsi le mani, basta sciacquare l’ugello con poca acqua.

Più puliti senza carta igienica

La sensazione di pulito che l’acqua vi darà, sarà superiore alla carta, vi lascerà più puliti. La carta può asciugare, sgrossare, ma è secca, e quindi non potrà mai lavare.
Inoltre sappiate che ci sono documentari online scioccanti sull’igiene in alcune fabbriche di carta igienica.

Per chi obietta che questo aumenta i consumi dell’acqua, vi dico:

  1. Se già usavate farvi il bidet dopo le feci, non cambia nulla.
  2. L’acqua da usare dopo aver urinato è minima.
  3. La filiera produttiva della carta igienica consuma enormemente più acqua.
  4. Buttare la carta nel gabinetto inquina.
  5. Ci sono buone abitudini per ridurre il consumo di acqua in casa e in bagno quando si lava o ci si lava, che compensano l’eventuale maggior uso.