Ogni organismo vivente ha i suoi tempi. Il pianeta ha i suoi lenti cicli di respirazione. La Natura rispetta i suoi ritmi. Gli animali si adattano e vivono in equilibrio con essa. Dall’essere più piccolo al più grande, c’è una istintiva integrazione e simbiosi con il tutto. L’uomo può autoregolarsi per sposare questa simbiosi con la natura e vivere in pace…


Autoregolarsi. La missione impossibile dell’uomo
L’uomo ha fretta, c’ha sempre qualche rogna, gli scappa la sedia sotto il sedere, non riesce a stare tranquillo, deve sempre fare qualcosa. Non sa chi sia, non sa cosa sia, non sa il suo ruolo in questo spazio-tempo, non sa perchè faccia quello che fa, ma lo fa; non si dà pace e non dà pace.
La Natura tende all’equilibrio e attua sistemi di controllo di ciò che avviene e quindi di regolazione. Avviene a livello macroscopico e microscopico, si pensi a tutti i meccanismi che avvengono nel nostro organismo. In Permacultura le azioni non appropriate devono essere limitate, circoscritte e scoraggiate. In fase iniziale saranno probabilmente necessari maggiori interventi, ma esperienza e meditazione ci guideranno verso azioni sempre più opportune, che non necessitano di correzioni.
Essere con saggezza le guide di un sistema autosufficiente.
Dei principi della permacultura, il quarto dice:
“Applica l’autoregolazione e accetta il feedback”
Il feedback è la risposta del sistema alle nostre azioni. Può essere positivo o negativo. A volte è immediato, a volte più difficile da intravedere o si manifesta dopo molto tempo. In ogni caso c’è. E’ nostro compito analizzarlo ed operare di conseguenza, con un occhio puntato non tanto alla eliminazione o riduzione di questo sintomo, quanto alla radice del problema, alla causa primaria.

Siamo custodi di questa Terra. Vivere nell’ignoranza e nella sufficienza significa porre fondamenta molto precarie per il domani:
“I peccati dei padri ricadono sui figli fino alla settima generazione.”