Avremo autobus gratis a Roma? L’idea prende forma

In Informazione

Leggevo un intervento del Presidente III Commissione Capitolina Mobilità Enrico Stefàno. Era in riunione con l’ATAC per concertare un aumento dei controlli sui bus. Sotto c’era una sfilza di commenti di persone che lamentavano principalmente:

  1. Vedono salire i controllori, che si mettono a chiacchierare e non fanno ciò per cui sono pagati.
  2. Persone non sanno dove comprare i biglietti perchè edicole, bar e tabaccherie o stanno chiudendo o sono sguarnite.

Queste osservazioni si inseriscono in una serie di studi che stiamo portando avanti per rendere Roma una città vivibile per ciclisti e pedoni.

Io uso la bici e con lei non ho confini, non esiste traffico, non ci sono code, non c’è stress, mi piace, e arrivo spesso prima delle auto. In auto non digerisco l’idea che qualcosa davanti a me possa rallentarmi. In bici perdi l’abitudine alla fila!

L’idea: autobus gratis?

Mentre leggevo, mi è venuta un’idea folle…di cui mi sono innamorato.

“alzare il costo dei carburanti con una tassa per finanziare il servizio pubblico e azzerare il costo del biglietto pubblico. Scacco matto ad auto e inquinamento, e fondi infiniti per il trasporto pubblico.”

Ok può sembrare una follia, ma immaginate. Negli ultimi anni ho letto tante iniziative su questa scia attuate in paesi europei con tanti apprezzamenti e i soliti commenti: “qui in Italia stiamo sempre a guardare mentre gli altri vanno avanti“.
Se vi dicessi che in Svezia questa cosa c’è già probabilmente non vi stupireste. Ma se vi dicessi che sarà legge qui in Italia, cosa fareste? Vi sentireste un paese innovativo o impazziremmo in lamentele di ogni genere?

Facciamo qualche conto

  1. Ultimo bilancio ATAC, è sul sito. Cito: “I ricavi da vendita titoli di viaggio di euro 260.710.077 sono relativi ai ricavi per la vendita di biglietti e abbonamenti della rete integrata e della rete ATAC” [da bilancio 2015: http://www.atac.roma.it/files/doc.asp?r=4698].
  2. Sottraete le spese di gestione/manutenzione infrastrutture, produzione e risorse umane legate al sistema di biglietti e controlli/controllori.
  3. In carburante, cito: “gli italiani hanno speso 7,1 miliardi in meno rispetto all’anno precedente, quando la spesa complessiva raggiunse i 62,6 miliardi” [Centro Studi Promotor elaborata sulla base dei dati del ministero dello Sviluppo economico]

Questo ci fa capire i costi che gli automobilisti/motociclisti dovranno gestire. Considerate che non ho calcolato il punto da 2 che va sottratto al 1. Con i due valori riportati in 1 e 3, l’aumento del costo del carburante sarebbe dello 0,43%. Ovvero, ad oggi, invece di pagare 20 litri di benzina 30 euro, li paghereste 30,12 euro.

Le obiezioni

  1. Tutti useranno i mezzi e nessuno più userà la macchina. Chi sovvenzionerà il trasporto pubblico?
  2. Il commercio che dipende dai combustibili avrebbe un ricarico sui costi al consumatore.
  3. Perchè un palermitano deve pagare il bus ad un romano?
  • La prima: è realistico pensare che dall’oggi al domani tutti gli automobilisti lasceranno l’auto a casa per prendere i mezzi perchè un pieno costa 12 centesimi in più e i mezzi sono gratis? Non ho dubbi che si manifesti un aumento dell’utenza dei mezzi, ma uno scenario di movimentazione di massa è lungi dall’avverarsi. Volendo si potrebbe pensare ad un piano di integrazione lento nel tempo per evitare shock.
  • I turisti potrebbero pagare il biglietto regolarmente.
  • Il commercio che dipende dai combustibili ha già una tariffazione agevolata, sgravi fiscali, rimborsi, quindi il problema non si pone.
  • Questa iniziativa può essere estesa a tutto il servizio pubblico nazionale. Quindi il punto 1 dei conti precedenti, diventa una sommatoria di tutti i servizi nazionali (per citarne alcuni: atm, ataf, anm, ecc.). Considerate la top 10 dei comuni più popolosi in Italia e vi rendete conto di come si riduce in percentuale il peso sui costi:
lista comuni con più abitanti in Italia
Immagine: https://it.wikipedia.org/wiki/Comuni_d%27Italia_per_popolazione

Problematiche da ragionare

L’ATAC è in grado di gestire un aumento della fruizione del servizio e con che prontezza? Quali sono i costi di mezzi ed infrastrutture atte ad accogliere una crescita. C’è da dire che ROMA CAPITALE e ATAC stanno già lavorando per migliorare ed estendere il servizio. Non credo siano quindi disarmati.

Si stanno facendo sforzi internazionali ed europei per ridurre l’inquinamento urbano che conta decine di migliaia di morti l’anno solo in Italia. Nelle città i due strumenti principali per realizzare questo sono il miglioramento del servizio pubblico, la realizzazione di bike-lane e la riduzione delle vetture private in circolazione.

Scenari futuri

Avere autobus gratis comporta interessanti cambiamenti nel modo di vivere la città e nel tessuto sociale, nonchè nella quotidianeità commerciale.

Immaginate di poter uscire di casa avviarvi alla prima fermata del bus, salire liberamente, scendere ad  un’altra senza preoccuparvi di tempo, costi, traffico, stress, ecc.

Immaginate l’aumento di zone a traffico solo pedonale, spazi dedicati alle auto che pian piano si liberano per fare spazio alle persone, nuovi punti di incontro, chioschi. Il centro commerciale è il vostro quartiere, all’aperto, con un’aria pulita ed un aumento della qualità della vita e riduzione dei costi sanitari nazionali. Non più di fretta alla ricerca di servizi dall’altra parte della città, non più con la noia di stare in coda su qualche strada a respirare fumi di scarico.

Si crea respiro per i ciclisti e per tutti i piccoli mezzi elettrici moderni (futuro strumento dei più giovani): skate, monoruota, hoverboard, ecc.

Si crea l’occasione per ricevere fondi europei. Roma salirebbe la classifica e l’Italia potrebbe mostrarsi sotto un altro volto, invece di stare ad ammirare le innovazioni dall’estero.

Che ne pensate?