Continua da “Agenzie immobiliari per trovare terreni“. Vogliamo cambiare vita, abbiamo una bozza di progetto, intendiamo acquistare un terreno e abbiamo un certo budget. Vediamo come fare una analisi preliminare terreno agricolo.
Io non so cosa abbiate in mente. Certamente un progetto in testa dovete averlo, che sia ‘voglio andare off-grid e diventare indipendente energeticamente e produrre il mio cibo’ o che sia ‘voglio un allevamento di lumache’ o ancora ‘voglio che le persone vivano un’esperienza alternativa e accompagnarle in un percorso a contatto con la natura’.
Rinnovo il consiglio di fare un periodo di wwoof o lavoro in aziende agricole affini alla vostra idea. In pochi mesi imparerete tanti trucchi per crescere meglio e evitare errori evitabili.
In un precedente articolo “Trovare un rustico online” vi ho scritto alcune domande che conviene fare al venditore. Entriamo nel dettaglio.
Analisi preliminare terreno agricolo: Il budget
Prima di fare analisi preliminare terreno agricolo, se intendete acquistare vi serve una base di partenza. Non indebitatevi per iniziare o vi stroncate subito le gambe. Piuttosto meglio un progetto presentato per un bando fondi europei o Ismea. O meglio ancora tanti amici pronti a buttarsi in questa vita, con tanta passione e disposti a dividere le spese. O magari meglio partire da soli.

Quanto costa un terreno?
Dipende dalle caratteristiche, dal luogo e dal venditore. Ho visto di tutto. Pessimi terreni venduti come oro e buoni terreni a prezzi bassi. Posso dire che potete portarvi a casa un ettaro di terra con struttura di 60 metri quadri per cifre sui 10.000-15.000. L’edificio sarà sicuramente da ristrutturare. Ma ci sono molti altri fattori per l’analisi preliminare terreno agricolo da valutare e che spiegano il prezzo. Anche se spesso è perchè nessuno se lo compra (dovete chiedervi perchè nessuno se lo compra).
Il budget non può limitarsi a coprire l’acquisto della terra. Già solo di tasse, se acquistate da privati pagate il 15% più il costo del notaio sui 1000 euro, più il costo dell’agenzia che può variare dai 1000 ai 4000 euro.
La campagna costa per ogni intervento che dovrete farci sopra. L’analisi preliminare terreno agricolo vi offre una visione a medio termine. E gli interventi che ci fate sopra sono onerosi: una recinzione, un tetto, porte e infissi, una struttura intera, un impianto fotovoltaico, un pozzo, il collegamento alla rete elettrica ove distante, una serra, ecc.
Le strutture
Costruire su un terreno agricolo, senza un progetto approvato, non si può fare. Diffidate da chi vuole vendervi un terreno privo di strutture e vi dice che è edificabile, a meno che non lo sia già sulla carta. Se siete dei privati scordatevelo. E se siete imprenditori agricoli verificate in Comune cosa si può e cosa non si può fare.
In Permacultura la casa è la zona zero. La base. Se il vostro progetto vi vuole sul terreno, senza una struttura non andate da nessuna parte. Può fare eccezione una casa in paese a pochi passi dal terreno. Ma se già dovete fare qualche km in auto è meno sostenibile: economia e ambiente.
Quindi, quando cercate un terreno agricolo, accertatevi risulti la presenza di un edificio accatastato. Evitate l’abusivo. Se non si trova, ma è sulla carta, potrete rifarlo. Questo o la ristrutturazione si aggiunge al budget. Buone notizie dalle normative (da approfondire per le zone agricole però): facilitazioni e convenienze per recupero, ricostruzioni e ampliamenti volumetrici, operando sull’esistente.
“La legge incentiva il miglioramento del patrimonio edilizio esistente, favorisce il recupero delle periferie, promuove e agevola la riqualificazione delle aree urbane degradate e delle aree produttive. Secondo la Regione, infatti, la riqualificazione della città può limitare il consumo di suolo, incrementare le aree pubbliche e realizzare nuove opere pubbliche o potenziare quelle esistenti.[…] Le zone escluse sono quelle interessate da vincolo di inedificabilità assoluta, le aree protette (seppure con alcune eccezioni) e le aree agricole, in cui però saranno consentiti gli interventi nelle zone riconosciute nel Piano Territoriale Paesistico Regionale (Ptpr) come “paesaggio degli insediamenti urbani” e “paesaggio degli insediamenti in evoluzione”.”
Attenzione a eventuali vincoli paesaggistici o architettonici: iter burocratici più lunghi, rischio di rifiuto progetto o paletti al tipo di intervento da fare.
Continua: “la dimensione del terreno“