Un salto nella vita contadina del passato

In Campagna

Immagine: http://www.ildialogodimonza.it/le-casnine-nel-parco-4a-puntata/

Qui nel centro aziendale della Nuova Terra ho trovato alcuni libri simpatici. Uno si chiama “La memoria delle cose, Il lavoro e i giorni dei contadini della pianura bresciana“. E’ un libro ricco di illustrazioni a colori che ti permettono di fare uno splendido salto nella vita contadina del passato.

Si entra nella cascina. Si parte con l’arredo, sedie, tavoli, utensili e strumenti della cucina. Se siete mai stati in campagna, in qualche “vecchio” (vecchio tra virgolette perchè in molti paesi si trovano ancora tante di queste cose) casale è probabile che le avete viste.

Cucina

Il primo mobile si chiama madia: la madia era il mobile che ruotava principalmente attorno al pane. Il pane sia allora che oggi, era un alimento fondamentale. La madia aveva degli scomparti per le farine: bianca e gialla (da granoturco per la polenta). Il piano superiore serviva per lavorare il pane o anche la pasta fresca. Al suo interno veniva conservato il pane: il pane non va consumato caldo, perchè dicono dia fastidio alla pancia (ne ho sempre fatto un lauto consumo senza mai problemi, boh…appena uscito dal forno è una vera droga), veniva quindi avvolto in uno straccio di lino e conservato qui per esser pronto il giorno dopo. Il forno in caso non era cosa da tutti, quindi una volta a settimana si portava la pasta fatta in casa al forno del paese che lo cuoceva per tutti.

Nella seconda foto c’è un mobiletto leggero di legno con questa retina (tipo zanzariera) per proteggere vivande da mosche e piccoli roditori. Veniva appeso in un angolo della cucina.

La pentola con questa forma inusuale è una pentola da stufa a legna. Le stufe a legna per cucinare hanno sul piano cottura dei cerchi concentrici smontabili: il fondo di questa pentola si infilava nel cerchio corrispondente in modo da trovarsi più vicino al fuoco.

La quarta foto non è un posacenere, si tratta di un fornello per cuocere le carni senza dover stare in cucina. Nel foro in basso si inseriscono le braci ardenti che cuociono la pietanza.

Gli ultimi due strumenti non necessitano di descrizione: il primo è uno sbattiuova meccanico, le altre sono bilance di vario tipo. Queste bilance hanno tutto un altro fascino. Oggi per la fretta e le tarature rapide si preferisce usare quelle elettroniche, ma perchè non vivere tutti più rilassati? Comunque, una volta, la roba si pesava pure ad occhio con bassissimo margine di errore; un po’ come oggi i calcoli si fanno solo con la calcolatrice, mentre le generazioni passate erano ben più rapide perchè abituate ad usare la testa.

In giro per la casa

Nel bagno non c’erano i servizi come nelle nostre case. Con qualche secchio, catino, tinozza, brocca e simili, si risolveva tutto. Tutto decisamente molto scomodo, ma almeno i consumi di acqua erano drasticamente ridotti. Il rasoio a mano libera per gli uomini, altro che rasoi a 3-4-5 lame, schiume per una pelle più morbida, rasoi elettrici ergonomici che seguono la forma del viso…ahahah…col mano libera rischiavate la vita ogni volta che entravate in bagno per farvi la barba! Immaginatevi un risveglio stanchi con l’occhio a mezz’asta, che barcollanti per il sonno vi mettete in mano quest’arma da da dichiarare ai carabinieri, andare lì a fil di pelle…impennata di morti per incidenti domestici! Presto o tardi me lo devo fare 😛

Nella terza foto c’è uno stampo per sapone: si preparava in casa a caldo prevalentemente con grasso di maiale e soda caustica, con aggiunta di profumazioni a scelta. Si conservava nello stampo per un po’ e si faceva stagionare. Ci sono parecchi video simpatici per farvelo in casa agevolmente, sia a caldo che a freddo, cercate se la cosa vi gusta.

Niente elettricità, la sera si ovviava con candele o lampade a olio. Se vi interessano lampade a olio, qui alla Nuova Terra ne stanno vendendo alcune, insieme a delle stufe a legna. Il fuoco è un vero spettacolo, sia per scaldarsi che per cucinare. Dai che se la Russia stacca il gas a tutti, si inverte la rotta e si torna al caminetto. Mmm, che a pensarci è meglio di no, considerato lo scellerato livello dei consumi di questa società, si fumerebbero foreste giorno dopo giorno.

Ultime due foto sono scaldaletto e scaldalenzuola. E per finire la sedia amata dagli hard core gamer di pc e Playstation che non possono staccarsi dal monitor neanche per cag**e. Questa sedia serviva per gli anziani che oggi poveretti stanno sbracati sul divano davanti al televisore e si fanno tutto nel pannolone, mentre in passato almeno non si tenevano quella minestra addosso.

Le foto di questo articolo sono tratte dal bellissimo libro “La memoria delle Cose. Il lavoro e i giorni dei contadini della pianura bresciana”, di Gian Battista Muzzi. Trovo questo testo molto ben realizzato, con carinissime fotografie e brevi descrizioni che vi portano davvero indietro nel tempo. Vi giro qui il link della casa editrice. Ho scoperto che esistono altri due volumi, uno riguarda la montagna e uno la collina, mentre questo è appunto relativo alla pianura. Speriamo riesco a trovarli qui in giro!

Continua…